Le due bambine scomparse

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Il Miglio Verde – Volume 01

La storia è raccontata in prima persona da Paul Edgecombe, capo delle guardie del braccio della morte (il Blocco E) del carcere di Cold Mountain, che la scrive in un ospizio dove ricorda della sua passata avventura negli anni trenta.[2] Il corridoio che dalle celle del Blocco E conduce alla sedia elettrica (scherzosamente soprannominata “Old Sparky”, la “vecchia scintillante”) è chiamato “l’ultimo miglio” nelle altre carceri, mentre a Cold Mountain è chiamato “il miglio verde” per via del colore del pavimento. Il compito di Paul e del suo team (formato da Percy Wetmore, Dean Stanton, Harry Terwilliger e Brutus Howell) è quello di badare ai prigionieri del blocco E e di eseguire materialmente la loro esecuzione.

La vicenda comincia quando viene giustiziato il criminale chiamato il “Capo” e la condanna del “Presidente” viene commutata, e al loro posto arriva il piromane e assassino cajun Eduard Delacroix (chiamato semplicemente Del); questi viene subito preso di mira dalla guardia Percy Wetmore, uomo insolente e crudele a cui piace picchiare e insultare i prigionieri e si dimostra incurante dei consigli dei colleghi, da cui è molto odiato, ma non viene licenziato perché ha parenti altolocati.

Delacroix trova un topo che chiama Mr. Jingles, di cui diventa amico e, sostenendo che gli parli, gli insegna anche alcuni piccoli giochi; la presenza del topo è gradita alle guardie, anche perché sembra tranquillizzare il prigioniero, tranne Percy che tenta vanamente di schiacciarlo, e intendono organizzare per Del un piccolo spettacolo in cui si esibirà con l’intelligente roditore in alcuni giochi, come scusa per allontanarlo mentre si svolgono le prove per la sua esecuzione.

Nel frattempo, al blocco arriva un nuovo prigioniero, un gigantesco uomo di colore di nome John Coffey, accusato dello stupro e dell’omicidio di due bambine; Coffey ha una scarsa intelligenza (tant’è che ha paura del buio e non riesce ad allacciarsi le scarpe) e si dimostra un buon prigioniero che non fa notare la sua presenza, nonostante la sua non indifferente mole. Inoltre è dotato di poteri soprannaturali, che prova curando una terribile infezione alle vie urinarie di Paul, che decide di non far parola del miracolo a nessuno.

Il terzo prigioniero è il demoniaco William Wharton, il quale ama paragonarsi a Billy the Kid e, pur di stremare le guardie, farà di tutto e arriverà a tentare di strozzare Dean e Percy; questi uscirà tanto terrorizzato dal tentato omicidio che si urinerà addosso, e quando Del lo deride per questo, riesce finalmente a schiacciare Mr. Jingles per vendetta; Coffey però cura il topolino, mostrando i suoi poteri davanti al team di Paul. Vedendo fallire la sua vendetta, Percy decide di ritentare: prima dell’esecuzione di Del evita di bagnare la spugna che avrebbe dovuto permettere una migliore conduzione di elettricità nel suo corpo durante l’esecuzione, il che causa un incendio che darà al prigioniero una morte lunga e dolorosa.

Paul ha intanto indagato sull’omicidio delle sorelline ed è diventato certo che Coffey è innocente; anzi, comprende che egli avrebbe voluto curarle con i suoi poteri, ma erano già morte quando è arrivato, insieme alla polizia, sulla scena del delitto.

Non potendo fare nulla per dimostrare la sua innocenza, Paul decide comunque di risolvere un problema facendosi aiutare da Coffey: la moglie del direttore del carcere Moores è infatti malata terminale di un tumore cerebrale e non può neppure muoversi, quindi Paul e il suo team fanno evadere Coffey di notte per fargliela curare; per riuscirci narcotizzano Wharton, rinchiudono Percy nella cella di isolamento, bloccandolo con la camicia di forza e imbavagliandolo, e lasciano in carcere Dean per giustificare a possibili altri la loro assenza.

La pericolosa sortita notturna riesce e Coffey, dopo aver convinto Moores a tentare la sua cura, risucchia il male dalla moglie e la guarisce, quindi le guardie e John tornano in carcere. John getta un “surrogato” del tumore dentro Percy, facendolo uscire di senno e portandolo ad uccidere Wharton, che Paul, grazie anche ad una visione donatagli da Coffey, capisce essere il vero omicida delle sorelline. Percy finisce quindi in stato catatonico, mentre Paul e il suo gruppo cercano un sistema per salvare Coffey, ma egli rifiuta e sarà giustiziato dagli stessi che sanno della sua innocenza. Dopo l’esecuzione di Coffey, Paul chiederà il trasferimento al carcere minorile e non prenderà parte ad altre esecuzioni.

Terminato di scrivere la storia nel presente, Paul la fa leggere alla sua amica Elaine Connelly e poi le mostra Mr. Jingles giusto prima che quest’ultimo muoia dopo 64 anni di vita.

Paul spiega che i poteri curativi di John hanno l’effetto di prolungare innaturalmente la vita di coloro che ne sono guariti, ovvero il topolino e lui stesso; poco tempo dopo Elaine muore, senza che Paul abbia tempo di raccontarle come sua moglie gli morì tra le braccia durante un gravissimo incidente stradale di cui lui fu l’unico superstite. In quella circostanza, ebbe anche modo di vedere il fantasma di John Coffey guardarlo da un cavalcavia.

A 104 anni Paul è ormai rimasto solo, dato che tutti i suoi amici e familiari sono morti, e l’uomo la vede come una punizione per aver ucciso un miracolo vivente di Dio.

Riflettendo sullo sproporzionato allungamento della vita di Mr. Jingles (normalmente i topi vivono tre anni) si chiede quindi quanto ancora avrà da vivere.