
A chi serve l’Italia
Informazioni aggiuntive
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2017.04
Dedicato al ruolo geopolitico del nostro paese e alla sua capacità di spenderlo a proprio vantaggio.
https://www.limesonline.com/sommari-rivista/a-chi-serve-litalia
Perché ci serve l’Italia
- IL LIMES GERMANICO, FERITA E DESTINO D’ITALIA
Il nostro Nord fa parte della filiera produttiva tedesca, a confermare una tendenza storica che taglia in due la penisola. Il Settentrione si orienta verso l’insieme mitteleuropeo con cui Berlino si prepara alla sfida con gli Usa. Ma gli stereotipi reciproci persistono.
di Dario Fabbri, Federico Petroni - LA DEMOGRAFIA PRIMA DI TUTTO
La drastica riduzione delle nascite in Italia non ha precedenti, se non paragonandola a cinquecento anni fa. L’immigrazione compensa in parte lo squilibrio ma occorre incentivare un’immigrazione di qualità e l’occupazione femminile.
di Massimo Livi Bacci - BENVENUTI NEL VENETO, TEXAS D’ITALIA
Storia e geopolitica del venetismo, movimento fondato sull’esaltazione di un’identità anti-italiana. Łéngua vèneta, religione del lavoro e mito dell’’ognuno padrone in casa propria’. La Serenissima non c’entra quasi nulla. Aspettando il referendum.
di Giovanni Collot - La questione settentrionale nell’Europa in Frantumi
Il ‘sacco del Nord’ costa ogni anno circa 100 miliardi a regioni che valgono quasi due terzi del pil italiano. Quattro scenari. Il raccordo con la Mitteleuropa. La Lombardia al centro. Macroregione Alpina e Macroregione Adriatica: un Settentrione duale.
di Stefano Bruno Galli - ‘La grande industria è finita con l’Iri. Puntiamo sui medi per non sparire’
Conversazione con Giuseppe Berta, professore di Storia contemporanea all’Università Bocconi di Milano.
a cura di Fabrizio Maronta - SPACCATA E IDEOLOGICA, L’ITALIA TRA GERMANIA E STATI UNITI
Vittime di una narrazione europeistica antistorica, le élite italiane scambiano la retorica delle ‘due velocità’ per salvezza della casa comunitaria. Ma l’idea che la Kerneuropa assorbirà il nostro Nord in una ristretta Europa germanica è inaccettabile per gli Usa. E per noi.
di Dario Fabbri - Stupidaggini italiane
di Keith Botsford - È POSSIBILE UN COMMONWEALTH ITALIANO?
Esiste una ‘patria più grande’, un’Italia mondiale che attende di essere riscoperta e organizzata. Il tema speculare dell’integrazione degli immigrati, partendo dalla lingua. La missione della Società Dante Alighieri.
di Andrea Riccardi - Italosfera: a che serve la Dante
Appendice
di Alessandro Masi - UNA REPUBBLICA FONDATA SUL RISPARMIO
Il divario formiche/cicale che divide l’Europa biseca in primo luogo l’Italia. La sfida è convogliare parte di questa ricchezza nelle nostre industrie più dinamiche, tutelando i piccoli investitori ma superando la cultura del mattone. Perché senza finanza non c’è impresa.
di Alessandro Aresu - A chi interessano le banche italiane
Appendice
di Alessandro Aresu - ITALIA, CRONACA DI UN ESOCONDIZIONAMENTO ANNUNCIATO
Proporzionale, partiti con il fiato corto e finanziamento privato della politica ci rendono facile preda di forze esterne. Fra Anglosfera, Europa a più velocità e sirene neoeurasiatiche, chi e perché potrebbe volere tirare i nostri fili. Urge mantenere la ‘biodiversità’ interna.
di Francesco Galietti - NAPOLI NON È ITALIA PERCHÉ ROMA E IL NORD HANNO LICENZIATO IL SUD
La capitale del Mezzogiorno è stata diffamata e abbandonata dai poteri italiani. Un burrone geopolitico e culturale taglia la penisola. Il divario economico è tornato al 1965. Ma nell’immaginario globale questa città incarna l’italianità.
di Isaia Sales - LA SICILIA COME HUB DELL’INTELLIGENCE A STELLE E STRISCE
Il Muos di Niscemi, pienamente operativo, è il cuore di una vasta rete di comunicazioni, essenziale per le Forze armate Usa. Sicily Hub, una partita fra Italia e Francia. I riflessi sulla lotta al terrorismo. Intanto l’isola affonda nella miseria.
di Piero Messina - IL JIHĀD NON PARLA (ANCORA?) ITALIANO
Tra i musulmani d’Italia il sostegno alla violenza religiosa resta minoritario, sebbene non trascurabile. Da noi la povertà non sembra produrre radicalismo, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Occorre promuovere l’inclusione sociale e il dibattito intraislamico.
di Michele Groppi - A CHE CI SERVONO LE FORZE ARMATE?
Il nostro paese ha perso gran parte della rendita di posizione di cui godeva nella guerra fredda. L’essenziale è preservare la nostra sedia nei tavoli che contano, cioè restare fedeli agli Usa. I militari italiani sono una moneta di scambio in tale transazione.
di Carlo Jean - PERCHÉ CI SERVE IL VATICANO
Mentre l’Italia è una media potenza regionale, il papato dispiega un’influenza mondiale. Quando i rispettivi interessi convergono, le politiche di Roma vengono legittimate. I problemi sorgono se divergono, come oggi capita per sicurezza e accoglienza ai migranti.
di Germano Dottori - USA-ITALIA, COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Noi serviamo gli Stati Uniti mettendo a loro disposizione il nostro territorio. Gratis. Inutilmente speriamo nella benevolenza di Washington. L’importanza delle basi a stelle e strisce. Il ruolo degli americani d’Italia. Ora Trump batte cassa. Ma abbiamo già dato.
di Fabio Mini - EURO E MIGRANTI, LE RAGIONI DEL DIVORZIO ITALO-TEDESCO
Il solipsismo e l’insensibilità di Berlino in materia migratoria non cancellano le colpe di Roma, che fa della moneta unica un capro espiatorio per evitare le riforme. L’irresponsabilità italiana sconcerta una Germania sempre più insofferente. Il tempo delle scelte è arrivato.
di Bettina Biedermann e Heribert Dieter - EURO SAMIZDAT
Gli Stati Uniti d’Europa non si faranno, perché sono gli europei per primi a non volerli. La moneta unica ha sottratto sovranità con l’inganno, ma i cittadini reclamano rappresentanza e protezione dal globalismo. Il primato della nazione è scritto nelle cose.
di Gianni Bulgari - PUNTARE SU VENEZIA PERCHÉ L’ITALIA SIA AL CENTRO DELLE VIE DELLA SETA
L’Alto Adriatico attrae l’interesse di Pechino quale approdo mediterraneo delle rotte marittime Asia-Europa. Il vantaggio di massimizzare la tratta marittima dei traffici. I tentativi nordeuropei di conservare il loro primato.
di Paolo Costa - IL SENSO DELL’ITALIA PER LA CINA LUNGO LA BRI
La penisola offre vantaggi geografici unici, ma i porti non sono ancora competitivi con il Pireo. Nonostante la complementarità economica, l’incertezza della situazione politica a Roma è per Pechino un’incognita per lo sviluppo congiunto dei due paesi.
di Sun Yanhong - IL PORTO FRANCO DI TRIESTE PIACE A MITTELEUROPA E CINA. L’ITALIA È ALTROVE
Lo scalo gode, unico in Europa, di completa extraterritorialità doganale. Lavora al 90% con l’estero ed è collegato via treno all’Europa centrale. Smista il 40% del fabbisogno petrolifero della Germania e il 90% dell’Austria. E interessa a Pechino. Roma latita.
di Paolo Deganutti - ‘Siamo tornati agli splendori asburgici’
Conversazione con Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale (Trieste).
a cura di Paolo Deganutti - MA IN LIBIA SIAMO PROTAGONISTI
Nel pantano libico l’Italia è in prima linea. I limiti dell’accordo sui migranti. La tensione con l’Egitto. Ambiguità e debolezze del generale Ḥaftar. Breve guida alle inesistenti istituzioni libiche. Gli errori di al-Sarrāğ. Il rischio del collasso economico.
di Mattia Toaldo - ALL’ITALIA CONVIENE L’IRREDENTISMO ROMENO
Il riarmo Nato all’Est nuoce ai già complicati rapporti con la Russia e al nostro paese, che ha in Mosca un ideale partner economico. Il Cremlino accollerebbe volentieri a Bucarest la povera Moldova. Roma dovrebbe sostenere l’Unirea, nell’interesse di tutti.
di Mirko Mussetti - PERCHÉ ABBIAMO PERSO I BALCANI
Negli anni Novanta l’Italia ha svolto un ruolo centrale nella regione, ma ha puntato troppo sull’economia trascurando le rivalità latenti. La reazione russa all’indipendenza del Kosovo ha riacceso l’instabilità. La nostra afasia strategica ci rende irrilevanti.
di Paolo Quercia - CHE COSA (NON) RESTA DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA
A oltre vent’anni dagli accordi di Dayton, la spartizione etnica dell’ex repubblica jugoslava appare irreversibile. Lo conferma l’analisi dell’ultimo censimento. Mentre croati e serbi dominano nei rispettivi territori, i musulmani arrancano. Il peso della diaspora.
di Pietro Aleotti










